Il Messia sbagliato


Mia moglie, di padre alevi (sciita) e madre sunnita è andata a vedere la Sindone esposta nel Duomo di Torino. Un'esperienza di rara efficienza. Posti prenotati, percorso definito, nessuna coda malgrado saranno circa due milioni i visitatori (credenti e no) che visiteranno le navate della cattedrale di San Giovanni Battista per vedere la Sacra Sindone. Un'esperienza che poco lascia al misticismo: un video esplicativo, una brochure in diverse lingue per la preghiera dedicata alle sofferenze del nazareno e delle guide gentili ma sollecite.

Ben diversi i miei di ricordi come visitatore all'ostensione del 1978. In quel tempo ero un bambino di 11 anni e ciò che è restato di quell'esperienza è un sacro terrore e il senso di mistero. Due sentimenti che ben si addicono all'esperienza religiosa. Il sacro terrore è causato dalla folla. Nella piazza di fronte alla cattedrale si erano riuniti migliaia di fedeli che ondeggiavano stretti l'uno all'altro. Io, bambino, me ne stavo stretto a mia madre guardando il piccolo fazzoletto di cielo che riuscivo a vedere. Un senso di oppressione che non faceva respirare, l'odore forte del sudore e la sensazione di non poter stare in piedi un altro momento ancora.

La folla ci trascinava lenta dove voleva. Sentivo mia madre lottare. Poi un freddo improvviso e pungente, la discesa della luce mi avvertirono che eravamo riusciti a guadagnare l'entrata della chiesa. In pochi minuti il fiume melmoso di gente ci portò di fronte alla sindone inquadrata.

Di qui il senso di mistero. Guardavo e non capivo. Un gigante di più di quattro metri incombeva. Riuscivo a distinguere solo i segni netti delle ginocchia e, stranamente, delle scapole. Mi avevano detto che si sarebbe vista la faccia di Gesù ma lì illuminata in quel modo riconoscevo solo le grosse rotule. E poi, poteva essere così grande un essere umano, sebbene figlio di Dio? La gente si sarebbe insospettita. Come fervente frequentatore di catechismo sapevo delle anomalie della Bibbia, come, ad esempio la abnorme longevità dei protagonisti dei primi libri. Adamo visse novecento trenta anni, ottocento novantacinque Maalaleel, Mathusalem novecento sessantanove. Di giganti si parlava nella Genesi. Ma che Gesù...

Una sollecita guida ci spinse fuori. Deluso mi avviai. Ma ad un'ultima occhiata ebbi la mia rivelazione. Non avevo capito niente. Del resto nessun video esplicativo mi aveva preparato. Quello che avevo riconosciuto come le ginocchia e le scapole erano solo i rattoppi dell'incendio del 1532. La figura umana era in mezzo, molto più flebile, un uomo appena accennato. Lottai per fermarmi ancora un poco per vedere la vera Sindone ma fui trascinato via. Così nella mia unica occasione per vedere la Sindone osservai solo i devoti ricami di suore addolorate.

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