Il rituale del caccone

Da quando si è trasferita al mare la piccola Mina (un po' più di tre mesi e mezzo) ha assunto una regola che per ora è sembrata inderogabile. Alle sei precise della mattina si sveglia per fare il suo bel caccone. Si sveglia, pretende di scendere dal letto e poi sorridendo spinge, diventa paonazza, parla, ricomincia a spingere e finisce per riempire il pannolino con quel composto fangoso, giallo ocra tipico dei neonati.

Poco dopo si riaddormenta volentieri risvegliandosi verso le 9. E' un suo rituale che potrebbe essere privato se non fosse che non è in grado di eseguirlo da sola. Abbiamo pensato che per un essere di quella età dotato della comodità del pannolino non sia strettamente necessario svegliarsi, farsi spostare e poi tornare a dormire.

Ma sembra che Mina abbia assunto quella misteriosa consuetudine umana di trovare un posto speciale dove liberarsi delle scorie naturali che tutti condividiamo, da Obama a Gisele Bundchen, da Coetzee a Francesco Totti. E così le nostre vacanze iniziano all'alba aspettando che la piccola si svuoti, con un'occhio ad un mare quasi del tutto immobile, solcato di tanto in tanto da un nuotatore solitario.

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