Profezia

La fine del mondo è vicina. E la porterà in grembo un'esperto di lifestyle.

Viaggiando, ascolto la radio. Sulla via Damasco vengo colpito da una illuminazione. Nasce Virgin Radio Television annunciata da un'altisonante quanto giàsentititssima "la tv che volevi, adesso................(pausa significativa)....................c'è". Wow, e che tv volevo? Mi chiedo da perfetto miscredente. La risposta arriva come una nuova rivelazione: musica, lifestile, cultura, nightlife, moda e tutto "ciò che fa syle rock" (dunque groupie ninfomani, sostanze stupefacenti, superalcolici, capelli lunghi, camperos sfondati, plagi isterici, apologie di ogni reato possibile, scarsa igiene personale, fiumi di denaro, concerti in cui non c'è un posto per pisciare). Il colpo è talmente forte che fermo la macchina, scendo, mi inginocchio in mezzo alla carreggiata e profetizzo.

Aspiranti scrittori, autori e giornalisti, letterati resistete! Verrà un'era nella quale raggiungerete la fama, il successo e il denaro. Una terra del latte e del miele e delle notiziole, i pezzi di colore, quelli che si leggono con un'occhio mentre l'altro sta sbucciando un kinder sorpresa. L'epoca del pensiero floscio, del m'importa un po', delle parabole quali "la personalità che ci vuole per portare il cappello", "rasata è più sexy?", "che musica ascolti quando tenti il suicidio?", "i dieci segreti per far la punta all'eyeliner".

Sarà un'epoca di tuttunpologia nella quale le vostre agili penne sorvoleranno la superficie racontando di tutto e di niente, riempiendo contenitori di chicchiericcio che si autodistruggerà entro venti secondi. Unnecessary knowledge sarà il vostro nome. L'intervista il vostro sangue. Il supremo disinteresse la vostra forza. Ucciderete con gli avverbi, raderete al suolo città con i vostri aggettivi e vi spargerete sale con i superlativi e le foto del cellulare. Regnerete sul nulla, governerete le schiere annoiate, piegherete l'universo al particolare, all'orlo sopra o sotto il ginocchio, alla frangetta si, la frangetta no, al Marcel Prost (crasi tra velocità e letteratura) raccontato in dodici righe.

L'alba dei narratori sta nascendo. E cancellerà il mondo dalla faccia della terra con un latte detergente.

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