La pizza come volontà e rappresentazione




L'umanità si divide in due grandi tipi umani. Il primo tipo quando dite: questa sera cucino la pizza, comincerà ad immaginare La Pizza, ovvero l'archetipo assoluto del piatto tipico, con una parcentuale stabilita dagli Déi di pasta, pomodoro mozzarella, origano e di una percentuale trascurabile e determinata dalla inutile creatività umana di accessori autorizzati quali le olive o le acciughe o il salame piccante o il carciofino. Già il wurstel è al limite, la quattro stagioni accettata solo per via della tradizione ormai consolidata.

Se la vostra pizza non corrisponde a questo archetipo verrà accolta con sincero stupore una marcata incredulità nel constatare quanta creatività sia stata perduta per variare su un tema ormai perfetto: pasta+pomodoro+mozzarella. Queste persone detengono La Verità. Che è un oggetto sferico, indistruttibile, assoluto, impermeabile, irrestringibile, inossidabile. Per essi non esiste la pizza con... ma esiste LaPizza. Tipicamente in una pizzeria ordinano La Margherita cercando di pronucniare correttamente le maiuscole (hanno una passione per le maiuscole)  iniziando, appena il cameriere si allontana, un pippozzo sul fatto che a Napoli la vera pizza è solo la Margherita e bla bla, la regina, bla bla. Vivono una vita frustrante nella quale la ricerca della Pizza perduta, inacidisce ogni esperienza e ogni nuova pizza consumata non sarà che un nuovo livello di lontanaza da quella perfezione ormai per sempre dimenticata.

L'altra parte di umanità quando pronunciate la frase: questa sera cucino la pizza si dispone ad essere sorpresi. Se gli sfoderate una Pizza Margherita riamrrano basiti dalla vostra mancanza di pietà umana. La loro fame di stupore gli spinge a provare la Gamberetti e Marmellata di Lamponi, il calzone mansardato, la sedici stagioni senza condizionale, La Biancaneve senza mozzarella (questa è una genialata del marketing: minimizzare l'ingrediente per massimizzare il plusvalore) e la mitica, la Shangri-La degli stupefatti: la Pizza Con TUTTO, questa sì con le maiuscole. Bulimici di creatività si lasciano scivolare sugli esperimenti più diabolici e spesso contronatura pur di scoprire qualcosa di nuovo. Le pizzerie a loro dedicate hanno menu che escono in volumi rilegati e camerieri dotati di computer in grado di fare calcoli combinatori. Perchè quando la creatività della pizzeria non basta, mica si arrendono. Creano. (conoscevo uno che al bar ordinava: un caffé decaffeinato, ristretto, tiepido, in tazza grande con acqua calda a parte e un bel vaffanculo dal barista). La vita di costoro è frustrata dalla mancanza di spazio sufficiente nello stomaco per provare next big thing.

Commenti

  1. Non ho mai capito la pizza alla nutella. La nutella si mette prima o dopo la cottura?

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