Google Plus. I primi passi

La prima impressione è un po' desolante. Non c'è nessuno. E' normale, lo so, ma quelle pagine così spartanamente e candidamente Google fanno un po' impressione. E ora che faccio? Ammetto che sono un disattento spettatore di video dimostrativi e preferisco smanettare. Trovo qualche faccia conosciuta come ad una festa delle medie e mi ci attacco. Ci sono le "Cerchie". Nome agghiacciante. Potevano chiamarle Gruppi (no c'è Facebook), Comitive (per andare dove?), Associazioni (poi la gente vuole la tessera), Compagnia (e l'anello?), Holding (e chi ce lo tiene fuori Bisignani?), Famiglia (beh, si no, non esageriamo).

Va bene Cerchie allora. I quattro amici solitari che incrocio ci entrano con una simpatica animazione. Ecco la novità. Simpatiche animazioni. Spero non sia tutto qui. Improvvisamente la bacheca, ops!, lo stream si anima di un po' di attività. Sempre con quello stile spartano. Giusto non tradurre Stream, se dopo "cerchie" ci fosse stato il "ruscello" sembrava di essere entrati in una versione maffa di World of Warcraft.

Vado in giro ancora un po' e una serie di "non hai ancora caricato, condiviso, etc" mi fanno tornare ai tempi della scuola media e dei compiti a casa. Lontano sento il brusio allegro di Facebook pieno di gente.

Tutto bello, tutto pulito. Fin troppo.

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