Nessun fiore a Istanbul


Si può morire per un parco? Sembra di sì. Istanbul un tempo città di grandi piazze, quartieri di piccole case e spazi aperti è diventata rapidamente un dedalo di strade soffocate da costruzioni di ogni genere.

Il Gezi Park è un piccolo parco che il governo ha destinato alla costruzione di un centro commerciale. Solo che questa volta gli abitanti della città si sono ribellati e hanno preso a cuore quell'ultimo polmone verde nel centro. Da qualche giorno più di diecimila persone si sono radunate sui prati del parco per impedirne lo smantellamento. Il governo turco ha reagito inviando centinaia di poliziotti in tenuta antisommossa che stanno affrontando i cittadini con manganelli e lacrimogeni. Si parla già di feriti, si parla già di morti.

Certo un parco non partecipa all'arricchimento economico, non frutta profitto, ma se la gente comune è disposta a subire violenza per difendere un pezzo di terra di quel genere forse un valore ce l'ha e va ben al di là del denaro.

Per solidarietà a questi sognatori sarebbe bello che ognuno aiutasse a diffondere la notizia di cìò che sta avvenendo sull'ultimo prato di Istanbul. Leggi, diffondi, racconta.




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